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Tassi, a luglio aumenti in arrivo

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Tassi, a luglio aumenti in arrivo

A cura di Sergio Silvestri

L’aumento dei tassi da parte della BCE è soltanto una questione di settimane: probabilmente in occasione del meeting di luglio. Da più parti, ultimo Francois Villeroy de Galhau, governatore della Banca di Francia, viene evidenziato il consenso crescente su questo tema. Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha ribadito che “con le aspettative a medio termine di un’inflazione al 2%, possiamo alzare i tassi già nel corso dell’estate. È importante che si faccia gradualmente, anche alla luce dei molti punti di incertezza dovuti alla crisi gravissima dell’Ucraina”. Per Visco “il rischio di deflazione è alle nostre spalle: abbiamo mantenuto i tassi di interesse ufficiali a lungo negativi per far fronte a questi rischi e per rispondere agli effetti della pandemia sulla domanda, sui consumi e sugli investimenti”.

Per quanto riguarda i BTP per la prima volta da ottobre del 2018 quello decennale ha superato la soglia del 3%,arrivando al 3,2%, in linea con la risalita dei rendimenti dei titoli obbligazionari. Lo Spread, invece è vicino ai 208 punti, con un maggior premio per il rischio rispetto ai titoli di pari scadenza europei: il titolo tedesco paga un interesse dell’1,14%, quello francese dell’1,66%, quello spagnolo del 2,25%. Soltanto quello greco è al 3,6%.

Torna a crescere anche il costo dei mutui e degli altri prestiti erogati dalle banche. È chiara la fotografia dell’ultima indagine Bankitalia: vediamo un riallineamento su valori più alti dei tassi su prestiti e mutui. I tassi sui mutui sono sopra il 2%, ai massimi dall’agosto 2019, rispetto all’1,85% di febbraio (parliamo del Taeg, il tasso che include anche le spese accessorie). In base a uno studio di MutuiSupermarket e Crif “il sistema bancario sta progressivamente adeguando la propria offerta mutuo, rispecchiando l’andamento osservato degli indici IRS”. 

Per il credito al consumo, invece, i tassi sulle nuove erogazioni sono all’8,06% e i tassi sui depositi allo 0,32%. I tassi di interesse praticati sui prestiti alle società non finanziarie sono saliti in media all’1,23% dall’1,09% di febbraio. Bankitalia segnala che la domanda di credito da parte di famiglie e imprese resta comunque forte e la  crescita dei prestiti ha accelerato al 2,5% sui dodici mesi rispetto al 2% del mese precedente. I prestiti alle famiglie sono aumentati a un tasso annualizzato del 4% rispetto al 3,8% del mese precedente, mentre quelli alle società non finanziarie dall’1,2% del mese precedente sono all’1,3%.

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