Riciclaggio e finanziamento del terrorismo, un progetto per l’Autorità europea
July 14, 2021 2022-12-06 11:41Riciclaggio e finanziamento del terrorismo, un progetto per l’Autorità europea
Riciclaggio e finanziamento del terrorismo, un progetto per l’Autorità europea
A cura di Sergio Silvestri
I tempi sono maturi per una Autorità europea contro il riciclaggio di denaro sporco e per l’adozione di nuove regole di trasparenza per i trasferimenti di criptovalute.
Ad anticipare la notizia, nei giorni scorsi, il Financial Times e l’agenzia Reuters. Il riciclaggio di denaro è un problema importante all’interno dell’Ue, con Europol che stima il valore delle transazioni sospette all’1,3% del prodotto interno lordo. Un rapporto della Corte dei conti europea il mese scorso ha avvertito che l’attuale quadro di supervisione è “frammentato e scarsamente coordinato” e molto di più deve essere fatto per garantire che la legge dell’Ue in questo settore sia attuata “prontamente e coerentemente”.
Tra i casi più eclatanti che spingerebbero l’Ue alla decisione, quello della Danske Bank e gli oltre 200 miliardi di euro di transazioni sospette passate attraverso la filiale estone tra il 2007 e il 2015. Le autorità nazionali non sono sufficienti a contrastare in maniera decisa riciclaggio di denaro, finanziamento del terrorismo e criminalità organizzata: per questo la Commissione europea propone una nuova Autorità antiriciclaggio (AMLA), che con uno staff di 250 persone, potrebbe iniziare a essere operativa nel 2024 e diventare nel tempo il fulcro di un sistema di vigilanza composto anche da autorità nazionali. Questo nuovo organismo dovrebbe coordinare le agenzie nazionali e assisterle nell’applicazione del codice unico e nel garantire standard e metodologie di valutazione del rischio omogenei e di alta qualità. La nuova autorità sorveglierà anche direttamente le imprese più “rischiose” del settore finanziario che hanno operazioni in un certo numero di stati membri dell’Ue. Il pacchetto, che dovrà essere elaborato tra il Parlamento europeo e gli stati, creerà anche un unico libro di regole dell’Ue. La nuova autorità sarà in grado di imporre multe, con sanzioni totali non superiori al 10% del fatturato annuo o 10 milioni di euro, se superiore. Nel progetto rientrerebbero anche nuovi requisiti dell’Ue per i fornitori di servizi in criptovalute, per raccogliere e rendere accessibili i dati relativi agli originatori e ai beneficiari dei trasferimenti di queste attività. In questo momento la mancanza di regole nel settore favorisce il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, in quanto il denaro illecito viene trasferito anche in valute virtuali.