Lo sviluppo dei processi di “due diligence” in ambito internazionale: una possibile check list
May 27, 2021 2022-12-06 11:53Lo sviluppo dei processi di “due diligence” in ambito internazionale: una possibile check list
Lo sviluppo dei processi di “due diligence” in ambito internazionale: una possibile check list
Per attivare la massima attenzione nei processi di adeguata rafforzata verifica in ambito AML/CFT si ricorre spesso alla elaborazione di una “Due Diligence”. La metodologia utilizzata è quella seguita per le operazioni di finanza straordinaria
A cura di Massimo Ferracci
Il termine “due diligence” può letteralmente essere tradotto dalla lingua inglese con l’espressione “dovuta diligenza”. Si tratta di un procedimento diretto ad accertare e valutare lo stato di “salute” di un’azienda, non solo con riferimento alla solidità economica, finanziaria e patrimoniale, ma anche in relazione all’avvenuta osservanza e rispetto delle leggi vigenti da parte di chi ha amministrato la società dal momento della sua costituzione.
Questa operazione si rende necessaria nel momento in cui la società oggetto della futura “due diligence” si relaziona con soggetti esterni intenzionati, in qualche modo, ad entrare a far parte della compagine societaria, mediante acquisto di partecipazioni o dell’azienda o semplicemente di un ramo di essa. Al fine di valutare l’opportunità e la convenienza della transazione, ma anche al fine di determinare il “prezzo” di acquisto, è quanto mai doveroso accertarsi dello stato di salute del “prodotto” che si intende acquistare.
È agevole comprendere come più la struttura della società sia complessa e articolata – con riferimento sia alla compagine che all’attività – maggiormente laborioso e delicato risulterà essere il procedimento di “due diligence”.
La “due diligence” rappresenta, quindi, una delicata indagine conoscitiva posta in essere nel caso di operazioni straordinarie, al fine di offrire una visione completa della realtà aziendale oggetto della trattativa.
Il potenziale acquirente vuole essere nella condizione di prendere una decisione consapevole e la “due diligence” risponde proprio a questa esigenza. Operazioni di acquisizione di società estere attraverso maggioranze qualificate o di controllo e processi di costituzione di joint-ventures necessitano di un’attenta micro-analisi volta a determinare il valore economico-patrimoniale della società target estera.
Nello svolgimento della “due diligence” può essere molto utile ricorrere all’applicazione di check lists, delle liste nelle quali vengono segmentate e parcellizzate le aree di indagine, le ispezioni da compiere, i documenti che saranno esaminati, le ricerche presso i pubblici uffici e le perizie di esperti esterni che saranno richieste.
Queste liste devono essere considerate delle guide operative – certamente non esaustive – volte ad eseguire la “due diligence” in modo appropriato. Inoltre, servono a comunicare le analisi che saranno svolte, al fine di informare l’acquirente sulle aree coperte dalla “due diligence”; utile strumento, quindi, per poter chiedere alla società target la produzione dei documenti che saranno oggetto d’indagine.
Visto che ogni realtà esaminata presenta delle peculiarità proprie in relazione alle dimensioni, alla cultura aziendale, al clima competitivo, al settore di appartenenza e al management, è pressoché impossibile compilare una check list che possa essere applicata “oggettivamente” in tutte le situazioni e che sostituisca la capacità di giudizio e l’esperienza del professionista incaricato.
Si deve inoltre considerare che ogni potenziale acquirente ha esigenze diversificate.
In ogni caso, la semplice applicazione, anche della lista di controllo più dettagliata ed estensiva, deve essere evitata in quanto potrebbe comportare un aggravio ingiustificato del lavoro da svolgere. Molto dipenderà dalle strategie che si pone l’acquirente.
Inoltre, vista l’abituale limitatezza del tempo disponibile per svolgere l’incarico, c’è il rischio di trascurare alcuni aspetti specifici della società target che potrebbero rappresentare la fonte del vantaggio competitivo ed essere di conseguenza un fattore chiave per la determinazione del valore dell’impresa.
Ciò nonostante è sbagliato rifiutare a priori la validità dell’approccio ispirato all’utilizzo delle check lists, in quanto, se queste vengono adattate di volta in volta alla realtà considerata e se si prevede la possibilità di aggiornarle nel corso della “due diligence”, nel caso emergano situazioni che precedentemente non erano state considerate, costituiscono un valido supporto all’attività del professionista che deve saperle applicare con spirito critico, avendo ben presente i rischi che esse comportano.
A. Documenti da analizzare
Check list
- Statuto
- Atto costitutivo
- General Agreement
- Contratti di lavoro e posizioni previdenziali
- Libri contabili
- Verbali di assemblea
- Iscrizioni della società presso Pubblici Uffici e Registri
- Licenze ed autorizzazioni amministrative
- Contratti di assicurazione
- Organigramma e funzionigramma
- Piano industriale e finanziario
- Dichiarazioni e comunicazioni fiscali
- Cartelle di pagamento o notifiche di accertamenti in corso
- Contratti di acquisto
- Contratti di vendita
- Listini ufficiali dei prezzi
- Fatture di acquisto
- Fatture di vendita
- Eventuale registrazione di marchi, modelli o brevetti
- Corrispondenza con clienti e fornitori
- Eventuali contratti di agenzia e rappresentanza
- Atti notarili
- Contratto di locazione della sede e sua registrazione ed oneri accessori
- Conti correnti in essere e corrispondenza con gli istituti di credito
- Documentazione relativa ad eventuali finanziamenti o prestiti in corso
- Lista debitori e clienti inadempienti
- Contenziosi in corso e/o minacciati
- Lista dei legali incaricati del recupero dei crediti
- Indicazione delle apparecchiature elettroniche e dei software utilizzati
- Sicurezza sul lavoro
- Rispetto delle normative in materia ambientale
- Rispetto delle normative in materia di privacy
- Rispetto dei contratti collettivi nella sottoscrizione degli accordi con i dipendenti
- Dazi doganali
- Analisi spese di rappresentanza
- Analisi spese di pubblicità
- Analisi spese per utenze e di altro genere
- Lista eventuali concorrenti presenti sul mercato
- Lista di eventuali contratti di consulenza con professionisti
- Garanzie prestate
B. Analisi da effettuare
- Individuazione dell’evoluzione della società target nel tempo
- Verifica dell’affidabilità del sistema di controllo interno
- Individuazione delle aree d’affari
- Lista dei prodotti offerti
- Turnover del magazzino
- Analisi della contabilità interna e individuazione di costi diretti e indiretti, margini di contribuzione e margini di profitto
- Riclassificazione dati di bilancio di almeno tre esercizi
- Esistenza e completezza dei diritti e delle obbligazione
- Imputazione ed adeguatezza contabile
- Valutazione
- Competenza economica
- Rappresentazione ed informativa supplementare
- Analisi per indici e determinazione del W.A.C.C., della Leva Operativa e della Leva Finanziaria
- Verifica dell’adeguatezza dei metodi di valutazione utilizzati
- Confronto dei valori indicati con quelli di mercato
- Analisi della situazione fiscale e previsione del tax rate futuro
- Predisposizione di un bilancio pro forma che consideri le variazioni che interverranno per effetto delle svalutazione e rivalutazioni derivanti dall’operazione e per l’adeguamento ai criteri di valutazione utilizzati dall’acquirente
- Individuazione delle attività di ricerca e sviluppo e loro adeguatezza alle dimensioni aziendali e alla sua immagine
- Modernità degli impianti e dei processi produttivi utilizzati
- Analisi di piani e budget e redazione di piani alternativi
- Studio della stagionalità delle vendite
- SWOT Analysis
- Esame della qualità delle materie prime utilizzate e possibilità di reperirle sul mercato a condizioni analoghe a quelle attuali
- Analisi delle strategie di marketing attuate nel tempo
- Percentuale media di prodotti resi e di interventi in garanzia, in rapporto alle vendite
- Valutazione sulla necessità di procedere ad una ricapitalizzazione o sulla possibilità di procedere a nuovi investimenti in relazione alla disponibilità di capitale proprio
- Rispondenza della società target alle esigenze strategiche dell’acquirente
- Individuazione delle sinergie ottenibili in seguito all’operazione
- Assessment delle risorse impiegate e valutazione del gap conoscitivo
- Valutazione della società target
- Metodo principale
- Metodi di controllo