Gli effetti del lockdown sul settore del gioco: Dall’inizio della pandemia sanzioni per circa un milione di euro
May 27, 2021 2022-12-06 11:52Gli effetti del lockdown sul settore del gioco: Dall’inizio della pandemia sanzioni per circa un milione di euro
Gli effetti del lockdown sul settore del gioco: Dall’inizio della pandemia sanzioni per circa un milione di euro
A cura di Joseph Malvisini
In diverse occasioni sia servizi televisivi che notizie di stampa evidenziano come vi sia una vertiginosa crescita del proliferare del gioco illegale con una serie notevole di denunce e sale gioco sequestrate.
Infatti a partire da marzo 2020, avvio della prima fase di lockdown, sono state numerose le operazioni effettuate dalla Polizia, Guardia di Finanzia, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Carabinieri volte a interrompere attività di gioco illegale.
Secondo i dati della Agenzia delle Dogane e dei Monopoli la profilazione del gioco illegale vale tra i 10 ed i 20 miliardi di euro, circa il 20% del volume del gioco raccolto nel rispetto dell’apposita concessione rilasciata dalla medesima Agenzia.
Sulla base dei dati raccolti da Agipronews, dall’inizio della pandemia, sono state comminate sanzioni per quasi un milione di euro con più di 500 persone fermate o denunciate per attività illecita.
L’esplodere del fenomeno è direttamente collegato alla chiusura delle attività di gioco legale con un diretto vantaggio da parte della criminalità organizzata.
Tale aspetto pone di fronte a un tema, troppe volte sottaciuto o semplicemente non preso in considerazione: il valore dei concessionari di gioco come barriera ai fenomeni criminali nella gestione delle attività di gioco.
Infatti chi opera mediante rilascio di apposita Concessione da parte dello Stato ha superato degli elementi di selezione ed attenta valutazione, di natura reputazionale e di stabilità economico finanziaria, da parte delle Istituzioni. Questo per dare la massima tutela nei confronti dei giocatori. Tutela che si esplica in una serie di misura che vanno dal contrasto ai fenomeni di gioco patologico (basti pensare al rispetto della normativa collegata “Gioca il giusto” o alle disposizioni previste dal Decreto Balduzzi), alla garanzia della riscossione delle vincite (elemento non assicurato nel caso di gioco illegale) nonché alla trasparenza delle quote applicate.
Elemento altrettanto rilevante, i controlli effettuati sui gestori dei punti di vendita, sottoposti all’obbligatorietà del rilascio della Licenza di Pubblica Sicurezza, come garanzia del rispetto dei criteri di onorabilità.
In aggiunta l’importante ruolo delle funzioni antiriciclaggio con i propri sistemi di controllo, di monitoraggio delle transazioni di gioco, di verifica del mantenimento nel continuo dei requisiti di onorabilità sopra citati, fino alla partecipazione attiva nella collaborazione con le autorità, sia Unità di Informazione Finanziaria che autorità di polizia investigativa.
Quindi la riapertura del settore, al di là delle evidenti ripercussioni sotto il profilo occupazionale e della perdita erariale, trova una altra importante motivazione: limitare il gioco illegale e ripristinare una corretta rete di controlli a difesa e a tutela dei giocatori e della legalità.