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GAFI, Malta rimossa dalla lista grigia

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GAFI, Malta rimossa dalla lista grigia

A cura di Sergio Silvestri

Malta è fuori dalla lista grigia della Financial Action Task Force, a un anno di distanza dall’inclusione nella “grey list”, come primo Stato dell’Unione europea. La decisione è stata presa con una votazione segreta durante una riunione plenaria del GAFI a Berlino. Per poter essere rimossa dall’elenco Malta aveva ricevuto un piano d’azione mirato a rafforzare il modo in cui combatte l’evasione fiscale, perfezionare la raccolta di informazioni sulla proprietà effettiva finale e migliorare il modo in cui condivide i dati con le autorità locali e internazionali. Malta non sarà completamente esente dal controllo internazionale: il GAFI a questo punto si aspetta che le autorità maltesi proseguano nel loro impegno a prevenire la criminalità finanziaria. Il presidente dell’organismo di vigilanza, Marcus Pleyer, ha sottolineato che il paese è in una posizione migliore per affrontare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. “Malta – ha detto – sta ora identificando le società che nascondono i loro veri proprietari, sta imponendo più sanzioni per il riciclaggio di denaro e ha migliorato il suo registro delle imprese”. Pleyer ha evidenziato che “numerose azioni di contrasto sono state avviate contro i proprietari di società e che Malta sta ora reprimendo i rischi di riciclaggio di denaro relativi alle società di comodo”. Il primo ministro maltese Robert Abela ha sottolineato che Malta è rimasta impegnata a rafforzare la sua governance e le sue istituzioni. “Il processo di riforma – ha affermato – è stata una sfida che abbiamo trasformato in un esempio di come Malta fosse una rispettabile giurisdizione finanziaria. Continueremo a combattere la criminalità finanziaria, in particolare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo”.

Ogni anno il GAFI tiene tre riunioni plenarie per contrastare il riciclaggio di denaro colmando le lacune nel sistema finanziario internazionale. Vengono individuate le “giurisdizioni con misure deboli” attraverso due atti pubblici emessi al termine di ogni plenaria. Nella lista nera vengono inseriti paesi o giurisdizioni con carenze così gravi che il GAFI invita il sistema finanziario internazionale ad applicare “rigorose contromisure”. Al momento solo la Corea del Nord e l’Iran sono nella lista nera. Il secondo documento pubblico emesso dal GAFI si intitola “Improving Global Anti Money Laundering Compliance: Ongoing process”. Questo è ciò che è informalmente noto come grey list. L’elenco include paesi, tra cui Haiti, Pakistan, Panama e Siria, che hanno “debolezze strategiche” nel loro regime per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, ma che si sono impegnati a risolverli.

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