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Antiriciclaggio, arriva il Consigliere Delegato AML

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Antiriciclaggio e ComplianceNews

Antiriciclaggio, arriva il Consigliere Delegato AML

A cura di Fabrizio Vedana

Sarà obbligatorio nominare un componente del consiglio di amministrazione quale esponente responsabile per l’antiriciclaggio.
Lo prevede Banca d’Italia nel provvedimento del primo agosto con il quale ha modificato le precedenti disposizioni in materia di organizzazione, procedure e controlli interni per finalità antiriciclaggio e, al contempo, ha recepito gli orientamenti dell’Autorità Bancaria Europea adottati il 14 giugno 2022. 
 
Destinatari delle nuove disposizioni sono le banche, le società di intermediazione mobiliare, le società di gestione del risparmio, gli istituti di pagamento e di moneta elettronica, gli intermediari finanziari (società di leasing, factoring, credito al consumo), le società fiduciarie iscritte alla sezione speciale dell’albo 106 TUB, Poste Italiane e Cassa depositi e prestiti.
 
Per tutti questi soggetti è obbligatorio nominare l’esponente responsabile per l’antiriciclaggio (o per brevità il Consigliere Delegato AML) al primo rinnovo degli organi sociali successivo all’entrata in vigore delle nuove norme e comunque non oltre il 30 giugno 2026.
 
Il Consigliere Delegato AML deve possedere adeguate conoscenze, competenze ed esperienze concernenti i rischi di riciclaggio, le politiche, i controlli e le procedure antiriciclaggio nonché il modello di business del destinatario e del settore in cui opera e deve disporre di tempo e risorse adeguate ad assolvere efficacemente ai propri compiti.
 
Per Banca d’Italia il Consigliere Delegato dovrà rappresentare il principale punto di contatto tra il responsabile della funzione antiriciclaggio (che non potrà però assumere anche il nuovo ruolo di consigliere delegato)  e gli organi di vertice e assicurare che questi rispondano delle informazioni necessarie per comprendere pienamente la rilevanza dei rischi di riciclaggio.
 
Tra i compiti della nuova figura vi è anche quello di informare gli organi aziendali delle violazioni e delle criticità concernenti l’antiriciclaggio di cui sia venuto a conoscenza e di raccomandare le opportune azioni di mitigazione del rischio.
 
Si tratta insomma, di una novità che è destinata ad incidere in maniera significativa sulla governance aziendale e in particolare sul sistema dei controlli interni e consolida e rafforza ulteriormente i presidi antiriciclaggio e la centralità del ruolo della funzione a ciò dedicata. 
 
Nei prossimi mesi migliaia di intermediari sono chiamati ad individuare il soggetto da nominare Consigliere Delegato AML: tale persona dovrà possedere, oltre ai requisiti di professionalità, onorabilità e correttezza previsti per tutti i componenti del consiglio, le ulteriori specifiche competenze richieste dalle nuove disposizioni di vigilanza unitamente all’impegno a dedicare al citato incarico il tempo necessario.

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