AML/CFT e privacy: un nuovo report del GAFI
29/07/2022 2022-12-12 8:58AML/CFT e privacy: un nuovo report del GAFI
A cura di Sergio Silvestri
La tecnologia può svolgere un ruolo importante nel bilanciare gli obiettivi politici e ridurre i rischi per la privacy, così come un’adeguata governance e il quadro normativo sono fondamentali in materia di AML/CFT/CP. Un report del GAFI sottolinea ancora una volta che la lotta contro il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e della proliferazione delle armi di distruzione di massa e la protezione dei dati e della vita privata sono interessi pubblici significativi che non sono in opposizione né si escludono a vicenda. Il report mira ad aiutare le giurisdizioni che stanno valutando la possibilità di migliorare lo scambio di informazioni tra gli enti del settore privato a progettare queste iniziative in modo responsabile, in conformità con le norme sulla protezione dei dati e sulla privacy, in modo che i rischi associati alla maggiore condivisione dei dati personali siano presi in considerazione: per questo il GAFI ha consultato le autorità preposte alla protezione dei dati, gli accademici, i fornitori di tecnologia e il settore privato.
Il report evidenzia che i sistemi AML/CFT/CPF cercano di privare i gruppi criminali organizzati, i funzionari corrotti, le organizzazioni terroristiche, i trafficanti di armi, i trafficanti di droga o di esseri umani dall’accesso al sistema finanziario. “Nonostante questi sforzi – si legge – le organizzazioni criminali stanno diventando più sofisticate e approfittano delle lacune del sistema. Un singolo istituto finanziario ha solo una visione parziale delle transazioni e vede un piccolo pezzo di quello che è spesso un grande puzzle. I criminali sfruttano questa lacuna di informazioni utilizzando più istituzioni finanziarie all’interno o tra le giurisdizioni per stratificare i loro flussi finanziari illeciti. Senza informazioni più accurate e coerenti, diventa sempre più difficile per le singole istituzioni finanziarie individuare tali attività”
D’altra parte, l’uso improprio dei dati, la condivisione non necessaria o la mancanza di protezioni possono avere un impatto negativo sulle persone che non sono coinvolte in attività dannose. I dati e i sistemi rilevanti vanno gestiti e progettati in conformità con le norme DPP. Le iniziative devono essere necessarie e proporzionate rispetto alle finalità del trattamento e i rischi associati a una maggiore condivisione dei dati devono sempre essere compensati dai benefici pubblici della lotta alla criminalità finanziaria.
Fonte: www.fatf-gafi.org
