Aggiornamento sul fenomeno del “Money Mule”
June 9, 2022 2022-12-06 9:38Aggiornamento sul fenomeno del “Money Mule”
A cura di Andrea Leodori
In continuità all’analisi svolta dal nostro Direttore Sergio Silvestri a Marzo 2021, contenuta nell’articolo intitolato: “I Money Mule durante la pandemia”, faccio seguito alla trattazione di tale argomento, per fornire un breve aggiornamento.
Link articolo:
https://schoolofbanking.it/2021/03/25/i-money-mule-durante-la-pandemia/
Da qualche settimana assistiamo al fenomeno, sempre più diffuso, della condivisione su Linkedin di alcune grafiche segnaletiche a firma congiunta Europol, Eurojust, European Banking Federation, CERTFin e Polizia di Stato italiana riguardanti la campagna di informazione che mette in guardia circa il metodo usato dai criminali per assoldare i “muli di denaro”. Come già ribadito più volte, si tratta di persone comuni e insospettabili, spesso inconsapevoli o in qualche modo avulse dalle logiche criminali, che si prestano bene a fare da tramite.
Nell’infografica che potete trovare al seguente link, le Autorità ci spiegano il fenomeno e ci mettono in guarda sui segnali di pericolo che possiamo percepire. Ci forniscono anche segnali inconfondibili per il riconoscimento di questi soggetti, oltre a darci direttive su come fare per contattare le Forze dell’Ordine preposte all’intervento.
Grazie a queste campagne di informazioni si sta diffondendo una maggiore consapevolezza sui rischi e sulle conseguenze legate a tale attività e questo implicitamente aiuta a ridurre le possibilità di coinvolgimento in questa prassi da parte di onesti cittadini. Tuttavia, come riportato nell’articolo sopra citato, il fenomeno resta dilagante e ciò significa che sempre più persone vengono raggirate.
Durante il percorso di studi che ho intrapreso alla European School of Banking, attraverso il Master Executive in AML-CFT, ho avuto modo di constatare e approfondire le principali tecniche utilizzate dai riciclatori, e per questo in primis ringrazio tutti i Docenti del corso e soprattutto il Direttore, che hanno saputo preparare lezioni degne di nota.
Se la pandemia aveva creato una situazione di “stallo lavorativo” a cui la rete criminale si era aggrappata per fornire una rendita appetibile, ora il recente conflitto geopolitico Russia-Ucraina, a cui stiamo assistendo, desta nuovamente interesse quale nuova forma di approvvigionamento di “migranti economici”.
La condizione di estrema povertà a cui la guerra ha ridotto milioni di profughi, apre un ventaglio di opportunità per il riciclatore di denaro. In primis, perché in questi casi chi lascia il paese di provenienza, risulta privo di qualsiasi documento dimostrativo e in secondo luogo perché il denaro contante che il rifugiato politico porta con sé oltre confine non può essere oggetto di contestazione, in quanto siamo in presenza di una condizione “grave” dove è in pericolo la vita.
Ecco allora che in questo scenario “offuscato” deve tornare massima l’attenzione in presenza di rifugiati politici provenienti dall’Ucraina: da un lato il circuito bancario deve continuare a vigilare attraverso i controlli sul rispetto delle due diligence normative, dall’altro ognuno di noi deve tenere sempre gli occhi ben aperti, applicare lo scetticismo, ma soprattutto fare attenzione a qualsiasi tipo di raggiro che inizialmente sembra essere vantaggioso, ma che poi si rivela un capestro.
La maggior parte di questo tipo di schemi sfrutta un desiderio latente di arricchimento e soprattutto l’idea di affidarsi ad una “scorciatoia”, quando in realtà la “via breve” purtroppo quasi mai esiste!